Design e Agile: possono coesistere?
Al giorno d’oggi la maggior parte delle company ha adottato un approccio Agile per lo sviluppo del software. Tuttavia di solito si parla di team costituiti da soli sviluppatori, tralasciando completamente i designers, perché spesso associati a vecchi processi a cascata che mal si inseriscono all’interno delle logiche di sprint.
Ma è davvero così? Può il design essere “agile”? Scopriamo insieme la metodologia Lean UX.
Cos’è la metodologia Lean UX
LEAN UX è “la pratica che porta alla luce la vera natura di un prodotto in modo più veloce, in maniera collaborativa e interdisciplinare”.
La metodologia Lean UX quindi non solo si applica perfettamente all’approccio Agile, ma permette di farlo evolvere, creando dei team cross-funzionali che includano uno User Experience specialist dall’inizio.
La Lean UX trasforma completamente la percezione dei Designers. Se prima si trattava solo dell’aspetto, ora invece il designer deve occuparsi anche della fattibilità delle soluzioni.
Ma quali sono i benefits dell’approccio Lean UX
Maggiore collaborazione – la Lean UX promuove la collaborazione e la cross-funzionalità del team. Il risultato è che i programmatori non possono più lavorare separatamente a valle delle decisioni prese dai designers. l team é invece costituito da membri di tutte le discipline. Diversi punti di vista allo stesso tavolo permettono di trovare più velocemente soluzioni concrete ai problemi e permettono una collaborazione più fluida.
Una visione più completa – Mettendo al tavolo tutti gli attori, è possibile trovare soluzioni più efficaci ad un bisogno, perché si ha sempre un quadro completo del problema da tutti i punti di vista. Questo coinvolgimento inoltre, fa si che i membri del team si sentano più coinvolti e responsabili dell’andamento del progetto
Comunicazione più chiara e diretta – coinvolgere sempre l’intero team permette a tutti i membri della squadra di avere la medesima conoscenza del progetto, evitando il cosiddetto telefono senza fili e la produzione di documentazione non necessaria.
Risparmio di tempo e risorse – applicando i principi del Lean UX è possibile prima di tutto validare le proposte all’interno del team (es. per stimare la fattibilità o l’effort di una soluzione) prima di proporla al cliente finale; inoltre testare e validare rapidamente le soluzioni con dei semplici prototipi evita modifiche in fasi più avanzate di sviluppo.
Implementare la Lean UX
Sebbene non ci sia una ricetta infallibile per lavorare con l’approccio Lean, di sicuro è possibile identificare dei principi che possano mettere il team nel giusto mindset.
Attitudine al problem-solving
Il team non dovrebbe pensare alle feature da implementare, bensì ai problemi che si vogliono risolvere con il proprio prodotto / servizio. Invece di chiedersi solo “cosa”, è sempre fondamentale chiedersi “perché”. Questo genera spesso idee per nuove e migliori soluzioni.
Interdisciplinarità
Un team che si occupa di un problema dovrebbe includere al suo interno tutte le competenze necessarie per risolverlo. Non basta quindi saper programmare, perché vanno considerati anche l’esperienza utente, i contenuti e l’aspetto finale del prodotto.
Testare le ipotesi
Nell’approccio Lean UX, ciò che non è provato dato test è ne più ne meno che un’ipotesi. L’esperienza può aiutare a individuare una probabile soluzione efficace, ma non è detto finché non la si testa con gli utenti finali. Testare dunque il prima possibile, per validare o eventualmente correggere le ipotesi.
Soluzioni di tutti
L’intero team deve essere responsabile di tutte le fasi del prodotto. Questo significa che ciascun membro del team deve essere coinvolto nella progettazione e nelle decisioni che vengono prese durante tutte le fasi del progetto.
Sbagliando si impara
Accettare che i fallimenti fanno male, ma consentono anche di imparare preziose lezioni per il futuro.
Quindi finché non si testa un ipotesi, meglio aspettarsi che potrebbe essere confutata piuttosto che innamorarsene a priori. Osservare come gli utenti rispondono è un ottimo modo per correggere e migliorare oppure cambiare completamente soluzione prima che sia troppo tardi.
Conosci il tuo pubblico
Anche fare delle assunzioni sul grado di alfabetizzazione tecnologica dei propri utenti può generare soluzioni errate. Ipotizzare che la soluzione adatta ad un pubblico tecnologico possa essere uguale a quella per utenti over60 potrebbe essere errata. Se non si conosce il proprio pubblico meglio affidarsi alla user research e in base ai risultati prendere le decisioni.
Lean UX – le conclusioni
Spesso le agenzie di servizi IT o SaaS sono restie a portare a bordo la componente UX per timore che possa entrare in conflitto con la metodologia Agile e i rilasci a sprint.
Tuttavia con l’adozione della Lean UX questo problema non sussiste, apportando invece un mutuo beneficio con un notevole risparmio di tempo e soluzioni efficaci.